Nato da un'umile famiglia e figlio di un anarchico spagnolo, Camilo Cienfuegos fu costretto ad abbandonare gli studi e ad iniziare un lavoro di sarto; all'età di 23 anni, durante una manifestazione studentesca, fu ferito dalle truppe di Batista e quest'episodio lo convinse a seguire sino in fondo, e con tutte le sue forze, la strada di Fidèl.
Camilo
Camilo

Grande amico di Fidèl e Raùl Castro, si dedicò, agli inizi degli anni '50, alla raccolta di fondi per organizzare al meglio il movimento anti Batista, con frequenti spostamenti sia negli USA che in Messico. Fece parte del plotone di uomini che, a bordo del Granma, partirono dal Messico alla volta di Cuba per liberare l'isola dal dittatore spalleggiato dagli USA.

Durante la sua carriera da rivoluzionario, da soldato indisciplinato divenne un abile Comandante, arrivando a comandare un plotone di 700 uomini che agirono soprattutto nella zona di Camaguey e nella parte settentrionale di Las Villas, mentre Che Guevara avanzava nella parte meridionale della provincia.
Entrata ad Havana con Castro

Scambio cappello col Chè

Dopo la presa di potere da parte dei Barbudos, divenne dapprima Capo Militare dell'Havana e poi Capo di Stato maggiore dell'esercito. La sua popolarità, in vita, fu paragonabile a quella di Castro, e tutt'oggi viene preso come esempio ed icona della rivoluzione; per la sua estrazione sociale e per l'amore che il popolo dimostrò verso di lui, Che Guevara lo defini "l'immagine del popolo". Tuttavia una differenza divideva i due Comandanti: Cienfuegos non era comunista.
Il 28 Ottobre del '59, di ritorno da Camaguey, il suo Cessna s'inabissò e non fu mai ritrovato, nonostante le febbrili ricerche che videro Castro impegnato in prima persona. Ogni anno, in occasione dell'anniversario della scomparsa, i bambini delle scuole gettano fiori in mare per ricordarne la scomparsa.
Castro alla ricerca di Camilo

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