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  PERSONAGGI FAMOSI
  > Fidèl Castro
  > Chè Guevara
  > Camilo Cienfuegos
  > Ernest Hemingway
  > Hatuey
  > Altri
   
 I PERSONAGGI FAMOSI
 

 

 

 

 

Fidèl castro

Fidèl castro

Fidel Alejandro Castro Ruz è nato il 13 Agosto del 1926; figlio di un proprietario terriero benestante, e sposatosi con l'ereditiera di una delle più ricche famiglie Cubane, sicuramente avrebbe potuto trascorrere una vita agiata. Tuttavia l'animo ribelle del giovane Castro si manifestò sin dagli anni dell'Università, alla facoltà di legge, e successivamente come membro del Partido Ortodoxo, una formazione social-democratica.

La sua prima azione di guerriglia contro la dittatura del Presidente Fulgencio Batista (sostenuto dagli USA e dai dollari dei mafiosi che comandavano a Cuba in quegli anni) risale al 26 Luglio del 43, quando, con un gruppo male armato e male organizzato, si lanciò all'attacco della Caserma Moncada; il tentavo finì in un bagno di sangue per i ribelli e Castro, con altri compagni, fu condannato a 15 anni di carcere. Famoso è il suo infiammato discorso di difesa in cui affermò: "La storia mi assolverà", frase che, a tutt'oggi, resta l'anima del Castrismo.

Dopo soli 2 anni, un'amnistia concessa da Batista in occasione del rinnovo del suo mandato, lo fece uscire dal carcere e lo indusse a spostarsi negli Stati Uniti prima ed in Messico poi, per la raccolta dei fondi per l'organizzazione di un movimento che avrebbe portato alla liberazione di Cuba. E proprio in Messico conosce un giovane medico Argentino, Ernesto Che Guevara, con cui fonderà il movimento 26 Luglio per la liberazione di Cuba.

Castro assieme col fratello Raùl, Che Guevara, Camilo Cienfuegos ed altri partirono nel Dicembre del '56 dal Messico a bordo della motonave Granma per sferrare l'offensiva finale che, nel 1959, portò all'esilio di Batista e alla presa di potere da parte dei Barbudos, soprannome dato al gruppo di rivoluzionari. Il movimento capeggiato da Castro era mosso da ideali di uguaglianza e, all'inizio ebbe anche il supporto della Chiesa; con la nazionalizzazione delle industrie presenti a Cuba nel '60 si scoprì la natura Marxista della rivoluzione e cominciò l'esilio per molti Cubani.

La stretta economica imposta dagli USA, assieme con i tentativi di assassinare il Lidèr e d'invasione della Baia dei Porci, spinsero maggiormente Castro nelle braccia dei paesi del blocco Comunista, facendo dell'anti-imperialismo la spina dorsale della politica Cubana, sfociata (all'apice della guerra fredda) nella crisi dei missili del 1962. Con i fondi ricevuti dall'URSS Castro poté avviare le riforme, in particolare assicurare l'alloggio, l'istruzione e l'assistenza sanitaria gratuita a tutti i cittadini Cubani

Castro fornì anche il supporto per rivoluzionari in altre parti del mondo, quali l'Angola e l'Etiopia, ed è stato il Presidente della conferenza dei paesi non allineati. La caduta dei paesi del blocco Comunista e l'embargo ancora oggi presente, hanno portato Cuba sull'orlo di una profonda crisi economica; a tutt'oggi il turismo è considerato priorità nazionale per tenere a galla la fragile economia dell'isola.

 

 

 

 

 

Ernesto Chè Guevara

Chè Guevara

Ernesto Guevara nacque a Rosario, in Argentina nel 1928 e nel '45, trasferitosi a Buenos Aires con la famiglia, intraprese gli studi di medicina. Nella sua giovinezza viaggiò in lungo ed in largo per tutto il Sud America ed il Centro America, toccando con mano le condizioni d'estrema povertà in cui molte popolazioni versavano, le ingiustizie sociali, le discriminazioni razziali verso gli Indios; ciò lo convinse che la sua missione nella vita era più importante della medicina.

Nel 1953 si trovava in Guatemala dove un governo democraticamente eletto, che aveva avviato notevoli riforme in campo sociale, fu rovesciato da un colpo di stato spalleggiato dalla CIA, istaurando poi un regime dittatoriale militare durato 45 anni; Guevara fu deportato in Messico e proprio qui conobbe il giovane Cubano Raul Castro, fratello di Fidèl.

Gli appassionati discorsi di Raul sulla liberazione di Cuba (impresa che intendevano portare a termine) ed un incontro con Fidèl durato 10 ore, lo convinsero ad unirsi al gruppo 26 Luglio e ad imbarcarsi sul Granma alla volta di Cuba. Furono i cubani a soprannominarlo "che" (sempre con la c minuscola), a causa dell'intercalare argentino che significa "hey, tu". Guevara giocò un ruolo importante nella conversione di Castro al Marxismo, essendosi formato sugli scritti di Marx, Engels e Mao Tze-Tung.

Sbarcato a Cuba, riparò prima sulla Sierra Maestra per sfuggire alle imboscate dell'esercito di Batista e nel '57 divenne comandante di una colonna di 700 uomini. Le sue truppe agirono, assieme a quelle di Camilo Cienfuegos, nella zona di Santa Clara e Camaguey, tagliando praticamente in due l'isola e spezzando il fronte delle truppe governative di Batista.

Comandante carismatico, anche nei momenti più difficili riuscì ad infondere alle sue truppe quel coraggio e quella forza d'animo che lo portarono, trionfante, a marciare sull'Havana, assieme a Cienfuegos, il 2 Gennaio del 1959. Il mese successivo ricevette la cittadinanza Cubana. Nel nuovo governo rivoluzionario ricoprì svariati incarichi, da Capo del dipartimento per la riforma Agraria, a Presidente della Banca Nazionale Cubana, fino a Ministro dell'Industria, avviando parecchie riforme.

Nei suoi numerosi viaggi in Europa, e sopratutto in Asia ed Africa, si convinse che l'unico modo per debellare definitivamente la povertà e le disuguaglianze fosse la rivoluzione. Il suo animo, troppo ribelle per godersi i comodi fasti di una vita da Ministro, lo portò a ritirarsi dalla politica nel '65, e a ricominciare la sua attività di guerrigliero prima in Congo, poi in Angola ed infine in Bolivia.

Fu proprio qui che la sua presenza spaventò il governo americano, che mandò numerosi rinforzi in appoggio al presidente Boliviano (che i rivoluzionari tentavano di rovesciare) e durante un'imboscata venne catturato. Fu giustiziato, sotto gli occhi dei funzionari americani, il 9 Ottobre del 1967. I suoi resti, ritrovati nel '96, furono portati a Cuba l'anno seguente, dove furono celebrati i funerali di stato per un eroe della patria ed oggi si trovano al Mausoleo a lui dedicato a Santa Clara.

Per meglio capire l'animo e le idee che animarono le sue azioni, riportiamo 2 estratti da suoi discorsi.
Invitato a parlare all'Università di Havana in cambio di un cachet, scrisse: "[…] Trovo inconcepibile che venga offerto del denaro ad un rappresentante del Governo e del Partito, per qualsiasi tipo di lavoro. Tra i tanti pagamenti che ho ricevuto, il più importante è quello di essere considerato parte del popolo Cubano. […]"
"[…] A rischio di sembrare ridicolo, lasciatemi affermare che il vero rivoluzionario è guidato da sentimenti d'amore; è impossibile pensare ad un vero rivoluzionario che non abbia questa qualità. […]"  

 

 

 

 

 

Camilo Cienfuegos

Camilo Cienfuegos

Nato da un'umile famiglia e figlio di un anarchico spagnolo, Camilo Cienfuegos fu costretto ad abbandonare gli studi e ad iniziare un lavoro di sarto; all'età di 23 anni, durante una manifestazione studentesca, fu ferito dalle truppe di Batista e quest'episodio lo convinse a seguire sino in fondo, e con tutte le sue forze, la strada di Fidèl.

Grande amico di Fidèl e Raùl Castro, si dedicò, agli inizi degli anni '50, alla raccolta di fondi per organizzare al meglio il movimento anti Batista, con frequenti spostamenti sia negli USA che in Messico. Fece parte del plotone di uomini che, a bordo del Granma, partirono dal Messico alla volta di Cuba per liberare l'isola dal dittatore spalleggiato dagli USA.

Durante la sua carriera da rivoluzionario, da soldato indisciplinato divenne un abile Comandante, arrivando a comandare un plotone di 700 uomini che agirono soprattutto nella zona di Camaguey e nella parte settentrionale di Las Villas, mentre Che Guevara avanzava nella parte meridionale della provincia.

Dopo la presa di potere da parte dei Barbudos, divenne dapprima Capo Militare dell'Havana e poi Capo di Stato maggiore dell'esercito. La sua popolarità, in vita, fu paragonabile a quella di Castro, e tutt'oggi viene preso come esempio ed icona della rivoluzione; per la sua estrazione sociale e per l'amore che il popolo dimostrò verso di lui, Che Guevara lo defini "l'immagine del popolo". Tuttavia una differenza divideva i due Comandanti: Cienfuegos non era comunista.

Il 28 Ottobre del '59, di ritorno da Camaguey, il suo Cessna s'inabissò e non fu mai ritrovato, nonostante le febbrili ricerche che videro Castro impegnato in prima persona. Ogni anno, in occasione dell'anniversario della scomparsa, i bambini delle scuole gettano fiori in mare per ricordarne la scomparsa.

 

 

 

 

 

Ernest Hemingway

Ernest Hemingway

Nato in un sobborgo di Chicago, Ernest Hemingway lasciò molto presto i luoghi natii, considerandoli provinciali e, ancora molto giovane, iniziò un continuo peregrinare per il mondo in cerca del luogo che maggiormente gli si confacesse (e, sembra, anche per sfuggire alle incessanti richieste della madre). A 22 anni sposò Elizabeth Hadley Richardson, con cui si trasferì a Parigi, dove iniziò la sua carriera di scrittore e giornalista.Benché molto innamorato, non riuscì ad esserle fedele e il divorzio arrivò a causa di una sua love-story con la giornalista Pauline Pfeiffer, divenuta in seguito la seconda signora Hemingway.

Con Pauline si sistemò a Key West, che allora era luogo molto remoto e tranquillo; inoltre era molto rinomato tra gli intellettuali e l'aria rilassata si addiceva parecchio ad Hemingway. Qui potè contare sull'aiuto economico da parte della famiglia di Pauline, ed ebbe il secondo e terzo figlio, dopo il primo avuto dalla Hadley. Le sue frequentazioni del bar Sloppy Joe's e le sue battute di pesca diventarono sempre più frequenti, e fu proprio durante una battuta di pesca ad Havana, che durò 4 mesi al posto dei previsti 2 giorni, che nacque l'amore di Hemingway per l'isola.

Sistematosi all'Hotel Ambos Mundos, intrecciò una relazione con la giornalista e scrittrice Martha Gellhorn, con cui si trasferì in Spagna, corrispondenti della guerra civile spagnola; al ritorno sull'isola Martha volle a tutti i costi acquistare una casa, la Finca Vigia, dove i neo-coniugi si sistemarono nel 1940. Benchè in quegli anni la Cuba di Batista fosse il "bordello d'america" Hemingway amava l'idea di poter essere sempre in maglietta e pantaloncini e, soprattutto, era rapito dalle battute di pesca al Blue Marlin a bordo della sua barca, la Pilar.

Questo tipo di vita non era però l'ideale per Martha, che era una scrittrice ed una giornalista molto ambiziosa, per cui non si fece sfuggire l'occasione di testimoniare la seconda guerra mondiale dall'Europa, dove si trasferì. Anche Hemingway, benché restio, non potè fare a meno di trasferirsi a Londra come corrispondente, e qui incontrò Mary Welsh, un'altra giornalista, che divenne la sua quarta moglie. Al loro ritorno all'Havana assistettero alla presa di potere da parte di Castro e, tuttavia, non evacuò l'isola assieme agli altri americani, anzi, augurò ogni bene al Comandante, auguri che furono prontamente ricambiati.

Il romanzo con cui vinse il nobel per la letteratura, Il vecchio e il mare, fu ispirato dalla vita di Gregorio Fuentes (scomparso nel 2001) un pescatore di Cojimar, porticciolo dove Hemingway teneva la sua barca. Il romanzo postumo Isole nella corrente è una serie di racconti ispirati al suo soggiorno all'Havana, in cui decanta il suo amore per l'isola, per le lotte dei galli, per le battute di caccia, per i freschi mattini alla Finca e soprattutto per le magnifiche battute di pesca nel Golfo, che chiamava il Fiume Blu. Hemingway lasciò Cuba nel 1960, donando la Finca Vigia al popolo Cubano; oggi, con la barca Pilar nel giardino, è il Museo Hemingway. Morì suicida l'anno successivo in Idaho.

 

 

 

 

 

Hatuey

Hatuey

Nel 1511 il conquistatore Spagnolo Diego Velasquez giunse sull'isola di Cuba, dopo aver conquistato e sottomesso gli indigeni della vicina isola di Hispaniola, l'attuale Haiti e Santo Domingo. Testimone di tali massacri fu Hatuey, un Cacicco della tribù Tainos che da Hispaniola, col suo seguito, si diresse a Cuba in canoa per sfuggire a tali persecuzioni.

Qui mise in guardia le altre popolazioni locali, convincendoli a sbarazzarsi di tutto l'oro che avevano, considerato il vero Dio degli spagnoli; inoltre organizzò una prima forma di resistenza agli invasori, basata su attacchi e fughe repentine. Con l'aiuto di un traditore, Velasquez riuscì a catturarlo e lo fece condannare al rogo. Era già legato al palo quando un frate spagnolo, Bartlomè de las Casas, tentò di convertirlo al cattolicesimo, offrendogli il Battesimo e la via per il Paradiso. Si narra che Hatuey rispose che se anche gli spagnoli battezzati andavano in Paradiso, allora avrebbe preferito andare all'Inferno.

Questa leggenda è tramandata oralmente soprattutto nelle province di Camaguey e di Oriente; tutt'oggi si narra che a Yara, il luogo in cui fu arso il 2 Febbraio 1512, Hatuey si presenti sottoforma di luce (Luz de Yara). Per la sua ribellione agli spagnoli e per le sue tecniche di lotta, simili a quelle della guerriglia, Hatuey è oggi considerato el primero, ovvero il primo eroe Cubano.

Una piccola curiosità, anche se magari poco edificante per la memoria del cacicco; un birrificio di Santigo oggi produce una birra a lui intitolata: la Cerveza Hatuey (citata anche da Hemingway ne Il vecchio e il mare). Magari avrete l'occasione di assaggiarla durante il vostro prossimo viaggio a Cuba.

 

 

 

 

 

Altri personaggi famosi

Raul Castro

Raul Castro
Meno famoso all'estero del fratello Fidèl, fu sempre al suo fianco, sin dai tempi dell'attacco alla caserma Moncada. Ebbe le stesse responsabilità nella preparazione della spedizione del Grama e durante la guerriglia rivoluzionaria il suo battaglione coprì la regione di Oriente e di Santiago de Cuba. E' comandante in Capo dell'esercito Cubano e sembra destinato a sostituire Fidèl quando questi si ritirerà a vita privata.

 

 

Fulgencio Batista

Fulgencio Batista
Nato nella Provincia de Oriente, Batista, entrato nell'esercito, riuscì ad ottenere gradi e poteri sempre più alti. Il suo primo colpo si stato risale al '33, quando rovesciò il governo di Machado ed il Presidente Grau, le cui riforme sociali spaventavano gli Stati Uniti. Batista insediò al potere una serie di presidenti fantoccio, con l'appoggio degli USA e intrecciò i primi legami con i mafiosi americani, soprattutto con Lansky. Nel '40 s'insediò come presidente, ma nel '44, a sorpresa, fu sconfitto da Grau San Martin; si ritirò a Miami preparando il suo ritorno. Questo avvenne, con un secondo colpo di stato, 3 mesi prima delle elezioni presidenziali del '52. Stavolta Batista sospese la costituzione e dichiarò fuorilegge molti partiti d'opposizione.
Addirittura riuscì a sconfiggere una ribellione di rivoluzionari, guidati dai fratelli Castro; negli anni successivi fu un crescendo di soprusi sul popolo, di corruzione e di connivenze con la mafia, il tutto appoggiato dal presidente americano Roosvelt. Cuba divenne il "bordello d'America" o la "Las Vegas latina". A Gennaio del '59, messo sottopressione da parte della guerriglia che non riuscì a sconfiggere e senza più l'appoggio USA, scappò all'estero con i proventi del gioco d'azzardo e del traffico di droga. Morì in Spagna nel 1973.

 

 

Carlos Manuel de Cespedes

Carlos Manuel de Cespedes
Carlos Manuèl de Cespedes era un grosso proprietario terriero che per primo abolì la schiavitù nel 1839 e diede vita ad un movimento anti-spagnolo; un suo documento, il Grido di Yara, diede il via alle azioni armate d'insurrezione contro gli Spagnoli che sfociarono nella Guerra dei 10 anni. Per questo motivo, è considerato il padre della patria.

 

 

Antonio Maceo

Antonio Maceo
Maceo fu forse il più valoroso dei Generali che guidarono la ribellione contro gli spagnoli, a cui partecipò con suo padre ed i suoi fratelli. Combatté sia la Guerra d'indipendenza che la Guerra dei 10 anni, diventando un punto di riferimento per tutti i generali dell'epoca. Fu ucciso nel 1896, mentre tentava di ricongiungere le sue truppe a quelle di Maximo Gomez.

 

 

Maximo Gomez

Maximo Gomez
Originario di Santo Domingo, a 20 anni si trasferì in Spagna dove entrò nell'esercito scalandone i ranghi molto rapidamente. Nel 1865 fu inviato a Cuba come comandante di un gruppo di riservisti; le condizioni di vita imposte dagli Spagnoli ai Cubani e la schiavitù, gli fecero capire che il suo ruolo doveva essere svolto dall'altra parte della barricata. Passò quindi nelle fila dei Cubani contro gli Spagnoli come Comandante durante la Guerra d'Indipendenza.

 

 

Josè Martì

Josè Martì
Figlio di Spagnoli, all'età di 16 anni fu esiliato per le sue idee politiche; durante questo primo esilio visitò parecchie ex-colonie che avevano guadagnato l'indipendenza dalla Spagna. Il suo secondo esilio del 1879 lo portò negli Stati Uniti dove scrisse i Versos Libres e i Versos Sencillos, considerati il manifesto del Modernismo. Nel 1892 fondò il Partito Rivoluzionario Cubano e ritornò a Cuba per combattere gli Spagnoli, ma fu ucciso in battaglia solo un mese dopo. Considerato oggi Eroe Nazionale, alcuni dei suoi Versos Sencillos furono inseriti, 10 anni dopo la morte, nella canzone Cubana più famosa: Guajira Guentanmera.